martedì 27 marzo 2018

RECENSIONE PER GIORNALE DI CLASSE 
Noi classe 2°B, abbiamo letto il libro “Semplicemente eroi, Peppino Impastato una voce libera”. Il libro a me è piaciuto molto, perché trattava di un argomento interessante.
I fatti vengono narrati in prima persona da Totò, un bambino di dodici anni, il protagonista. Il bambino arriva a contatto con la mafia, si pone delle domande alle quali risponde la “Voce”, Peppino Impastato.
Il 23 Aprile è il giorno di nozze di Luisa, cugina di Totò, durante il ricevimento, mentre Totò era in mezzo al prato a leggere dei fumetti, arrivano tre uomini con una Giulietta bianca, lui non li conosceva, erano vestiti tutti allo stesso modo, con dei jeans una giacchetta nera di pelle e degli occhiali da sole molto scuri. I tre entrarono nella sala del ricevimento e uno di loro aveva un regalo in mano, il regalo venne consegnato a don Nino, il padre dello sposo. All’interno della busta vi era una cravatta e uno dei tre ragazzi disse di non stringerla troppo, per non strozzarsi. Il padre di Totò rassicurò subito il padre dello sposo, dicendogli che sarebbe andato a parlare con don Tano (Gaetano Badalamenti, il boss di Cinisi). Totò seguì il cugino Michele che lo portò insieme ad alcuni camerieri a sentire la trasmissione radiofonica di Peppino Impastato che ridicolizzava don Tano.
Grazie alla cugina Totò entrò in contatto con il circolo “Musica e Cultura”, fondato da Peppino Impastato, dove si poteva ascoltare un po' di musica e parlare di politica.
Il sabato Totò, invece di andare al catechismo, si recò al circolo dove trovò dei ragazzi che gli offrirono da bere e gli chiesero che cosa ci facesse lui al circolo, Totò gli rispose che doveva fare delle domande a Peppino, voleva sapere cosa fosse la mafia. Ad un tratto arrivò la Cugina Maria che lo portò sulla montagna per mostragli cosa fosse la mafia. La cugina gli fece vedere l’autostrada e gli spiegò che le autostrade dovrebbero essere dritte ma a Cinisi non lo erano per colpa della mafia che non voleva concedere i campi allo stato.
Totò grazie a Peppino Impastato iniziò quindi a capire cos’è la mafia e a capire meglio il mondo circostante. L’ azione di Peppino Impastato quindi è stata molto importante per smuovere l’opinione pubblica tant’è vero che ancora oggi noi ragazzi che frequentiamo la scuola ancora leggiamo le sue parole.

Gianmaria Centore
 2°B 23/03/2018

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