venerdì 31 marzo 2017

La scuola del futuro

La 1aB, come abbiamo già detto, è una classe digitale. Facendone parte abbiamo capito che possiamo trarne vantaggi per la scuola futura, magari la prossima generazione userà esclusivamente il digitale. A differenza dei nostri nonni noi potremmo capire le "diavolerie tecnologiche" dei nostri nipoti, avendole già usate noi in prima persona.
La classe digitale, inoltre, serve ad aiutare gli alberi e, perciò, l'ambiente, perché così non si dovrebbero tagliare altri alberi, riducendone sempre di più il numero.
In una futura scuola la tecnologia potrebbe cambiare anche il modo di pensare degli insegnanti, rendendoli più aperti al mondo dei loro studenti.

martedì 28 marzo 2017

Non ti scordar di me

La scuola ha organizzato una manifestazione chiamata: NON TI SCORDAR DI ME che consiste nel pulire gli spazi interni ed esterni della scuola . Oggi 28 Marzo 2017 noi ragazzi/e della 1b e anche altre classi, siamo scesi con la professoressa Tamburro 🎻 nel cortile della scuola per iniziare a pulire: abbiamo raccolto carte e altri oggetti. Le professoresse ci hanno chiesto di portare dei guanti, buste di plastica e delle piantine. Passata un’ora siamo saliti per fare merenda.💟Dopo è arrivata la professoressa Moriello che ci ha portato di nuovo nel cortile dove abbiamo portato le piantine formando  un’aiuola. Saliti in classe  abbiamo pulito l’aula. Ci siamo divertite un mondo!!
Scritto da Sofia Bertenni e Sara Costantino. 

🌷


Il fiore della violetta è molto apprezzato perché ha una bellezza delicata ed un profumo particolarmente intenso. La violetta ha anche un significato di modestia, sincerità e umiltà, per questo le abbiamo piantate. 

Non ti scordare di me.

L'evento “Non ti scordare di me” consiste nel ripulire la scuola, compresi: palestra, laboratori e cortile. La manifestazione è iniziata alle ore 10:00 e si è conclusa alle 13:00. Tutte le classi, con i propri docenti, hanno iniziato a svolgere i compiti assegnati. Gli alunni che sono rimasti all'interno della struttura hanno pulito le proprie aule: sistemando i banchi, spazzando a terra, risistemando gli armadietti, appendendo i cartelloni sulle pareti delle classi e lucidando le finestre. I ragazzi che hanno pulito gli spazi esterni, invece, hanno sistemato gli spazi verdi della scuola, infestati di cartacce, merendine, penne, bottiglie, gomme, succhi. I ragazzi hanno rimosso tutti questi rifiuti dalle aiuole alla fine della giornata. Tutti i ragazzi sono venuti a scuola muniti di scope, guanti, sacchetti della spazzatura, detersivi, spugne e piantine che successivamente sono state piantate
Scritto da Ciro Cicchella, Andrea Centore e Gianmaria Centore
Quest'immagine rappresenta la nostra aiuola con le tre violette.

Quest'immagine rappresenta il lavoro svolto dalla 1B durante la manifestazione.

Questa immagine rappresenta la 1B impegnata a piantare le piantine.


Questa immagine rappresenta la IB mentre annaffia le piantine da noi piantate.

Questa immagine rappresenta i ragazzi di IB durante la manifestazione "Non ti scordar di me''.

Questa è una delle violette che abbiamo piantato.

venerdì 24 marzo 2017

Non ti scordar di me

La nostra scuola partecipa a molte manifestazioni e progetti, tra i quali il progetto: "Non ti scordar di me". Il progetto consiste nel ripulire le aiuole della scuola; questo progetto ci aiuta a rispettare l'ambiente e a farci capire quanto è importate per noi.  L'ambiente è il "protagonista" di quest'anno scolastico, infatti abbiamo letto il libro "Storia di una gabbianella e il jzemtgarqa< gatto che le insegnò a volare"
Oltre ad aiutare l'ambiente staremo all'aria aperta, cosa che ormai noi non facciamo più molto spesso preferendo stare a casa.  

Intervista alla professoressa Liccardo


 Quando sono nate le majorettes?
Prof: Le majorettes sono nate nel 2000  per il quarantennale della scuola.
I vestiti sono sempre stati gli stessi?
Prof: Sì, ma a volte hanno rinnovato qualche accessorio.
Che cosa rappresentano le majorettes?
Prof: Le majorettes sono un elemento rappresentativo per la nostra scuola e si esibiscono nelle manifestazioni del territorio.
Qual è stato lo scopo della della marcia della legalità?
Prof: Lo scopo della marcia della legalità è stato quello di sensibilizzare i ragazzi e le persone al rispetto altrui e delle regole.
Da chi sono nate le majorettes?
Prof: Le majorettes sono nate da un’idea delle professoresse Liccardo e Annamaria d’Andrea che oggi è in pensione.
Avete portato voi avanti le majorettes?  Prof: Sì, fino ad oggi e si spera per molto altro tempo.
Un ringraziamento alla professoressa Liccardo per averci dedicato un po' del suo tempo per rispondere a queste domande.
Intervista fatta dalle majorettes della 1B:
Noemi Grillo, Angela Di Vico, Sofia Bertenni e Sara Costantino.
Poesia scritta da Antonio Castagna
Poesia per Angela
Ti voglio bene come il sole
 ti voglio bene come una mandorla
sei simpatica;
 amo il tuo viso se ti vedo mi innamoro,
le tue guance paffute
amo il tuo viso
Amore le tue parole, amo tutto di te,
mi fai innamorar dei tuoi capelli;
abbiamo gli stessi caratteri;
ti voglio bene come una fidanzata;
quando mi tocchi divento tutto rosso di amore.                                                                                                                                                                       da antonio

mercoledì 22 marzo 2017

Marcia della legalità
Il 21 marzo 2017, gli alunni dell’istituto comprensivo I.C Capol D.D di San Nicola la Strada, insieme ai docenti, hanno organizzato e partecipato alla “Marcia della Legalità” per dimostrare di dover combattere il bullismo e i comportamenti aggressivi sia fisici che psicologici nei confronti di vittime incapaci di difendersi. La manifestazione è iniziata dopo il raduno delle classi nel cortile della scuola, dove gli alunni hanno assistito al balletto delle Majorettes. Il corteo, in seguito,  ha raggiunto i bambini della primaria nella loro sede. Da qui tutti insieme, hanno raggiunto la piazzetta della Rotonda di San Nicola la Strada.  Le Majorette, dopo che tutti si sono accomodati, hanno ripreso a ballare e il giornalista del “Il Corriere della Sera” ha esposto i suoi pensieri riguardo il bullismo. L’orchestra Mazzini si è esibita con l’inno di Mameli e “La Vita è Bella” di Nicola Piovani. In un secondo momento, i bambini delle classi 5D e 5E hanno ballato La Tarantella napoletana, un balletto tipico della nostra regione, la  Campania.  I ragazzi, più tardi, della 3C hanno recitato dei monologhi contro il bullismo e infine due ragazzi della classe 1C hanno cantato “Guerriero” di Marco Mengoni.  Tutti gli alunni, con un nastro azzurro legato al braccio, hanno fatto ritorno nelle rispettive classi, continuando le lezioni.
Gianmaria e Andrea Centore

venerdì 17 marzo 2017

Quando il bullo si crede duro
Significa che è insicuro


Se il bullo farai
Da solo rimarrai




Se gli altri aiuterai
Da solo non rimarrai

I bulli ti affrontano sempre in gruppo? Allora affrontali anche tu in gruppo,ma con un gruppo dell'amicizia!
La nostra esperienza
Oggi, vi parleremo della nostra esperienza, nel vivere la settimana del bullismo e cyberbullismo. E' stata un'esperienza nuova per noi parlare e approfondire queste tematiche. Noi crediamo che parlare di queste cose sia importante, perchè ci aiuta a capire le persone vittime di questi oltraggi e provare ad aiutarli.
Il bullismo è una cosa orribile e dovremmo smetterla di utilizzarlo; le persone vittime di bullismo e cyberbullismo hanno paura di affrontarlo e magari parlandone anche a scuola imparano a sconfiggerlo.
Il cyberbullismo è il fenomeno più frequente negli ultimi anni data la frequenza delle visualizzazioni dei social, come Facebook dove ci sono migliaia di episodi di cyberbullismo.
Noi della classe digitale, abbiamo aperto questo blog per parlarne anche con voi. Voi dovete sapere che i bambini non nascono bulli, ma prendono spesso esempio dagli adulti, che sono al loro volta bulli. 
Io credo che il bullismo non si debba svilluppare perchè la maggior parte dei ragazzi che lo subiscono tentano il suicidio, e questo fa capire quanto sia brutto il bullismo. (Kekka05 Kekka).
Grazie a questa settimana abbiamo riflettuto molto e abbiamo capito che il bullismo è una cosa orribile e chiunque lo pratichi è una persona spregevole (Angela0023).
Penso che un bullo debba pensare alle conseguenze delle sue azioni e mettersi nei panni della vittima (angela di vico).
  
Scritto da...

  •                                                           Kekka05 Kekka , Angela0023, angela di vico

SETTIMANA DELLA LEGALITÀ

                                                        LA SETTIMANA DELLA LEGALITÀ


La mia esperienza nella settimana della legalità é stata molto bella. Nella settima della legalità abbiamo vissuto  tante esperienze, noi della classe prima B classe,la classe due punto zero. In arte, con la prof BONAJUTO💜 abbiamo realizzato un  cartellone sul bullismo in italiano con la MORIELLO 💜 abbiamo aperto un blog per la settima della legalità dove abbiamo realizzato degli interventi in stile giornalistico su quanto pensiamo di un fenomeno così negativo come il bullismo,con il prof DE ROSA invece abbiamo raccolto le informazioni su formato  power point per il bullismo e il cyberbullismo. Il giorno 21 marzo noi ragazzi della scuola GIUSEPPE MAZZINI🔝 andremo per le strade  della cittadina di SAN NICOLA LA  STRADA, accompagnati dalle majorettes che balleranno. Per me il giorno della legalità è molto importante perché ricorda ai ragazzi che sono maleducati di rispettare le regole e di non compiere atti di bullismo per esempio: atti di violenza oppure offese verbali che sono vere e proprio dimostrazioni di  irresponsabilità. I bulli sono quelli che non vengono educati dai  genitori e si comportano come grandi invece di godersi la vita da preadolescente. 
Manuel Gargiulo
     



Molte volte il bullismo avviene anche nei bagni, ragazzi vengono presi in giro e addirittura picchiati, questi gesti a volte vengono ripresi e pubblicati  su i social come: Instagram, Facebook,  Snapchat…, dove le vittime vengono umiliate, escluse dai gruppi o addirittura possono suicidarsi.

Il cyberbullismo viene effettuato  tramite social network, io penso che non sia una cosa giusta, perché ci sono persone che vengono prese in giro per le loro malattie. 
Troppe persone non capiscono  che feriscono gli altri che non sapendosi difendere possono solo subire, non ribellandosi.
Per me si deve fermare. STOP AL CYBERBULLISMO

Non andare devi sperare

Non ascoltare ma ingorare

martedì 14 marzo 2017

La gabbianella, il gatto..........e il bullismo

Abbiamo concluso la lettura del testo scelto dal nostro istituto per affrontare varie tematiche come: l’amicizia, la solidarietà, l’inquinamento….leggendo…leggendo abbiamo trovato anche un collegamento con la tematica del bullismo poiché abbiamo riconsociuto nell’antagonista di Zorba, cioè i roditori, un comportamento prepotente e violento, tipico di chi vuole imporre la propria volontà su chi ritiene più debole, La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare. La storia si svolge nella città di Amburgo e inizia parlando di una gabbiana di nome Kengah, che con il suo stormo, durante il ritorno dalla migrazione, si dirige verso il golfo di Biscaglia, ed è pronta per deporre il suo primo uovo. Lo stormo si tuffa nel mare per mangiare delle aringhe, ma a un certo punto il capo-stormo impone un decollo di emergenza a causa di un pericolo. Kengah non recepisce l'ordine e si rituffa per prendere altri pesci, finendo per restare invischiata in una grossa macchia di petrolio, chiamata dai gabbiani “la peste nera". Kengah apre le ali per spiccare il volo ma la onda nera densa è più rapida e la sommerge completamente. La povera gabbiana, senza forze, riesce a raggiungere la città di Amburgo, precipita sul balcone di una casa, quella dove abita Zorba, un grosso gatto nero con una piccola macchia bianca sulla gola. Morente, la gabbiana usa le sue ultime energie per deporre l'uovo e chiede al gatto di farle tre importanti promesse: di non mangiare l'uovo; di averne cura finché non fosse nato il piccolo; di insegnare al piccolo a volare. Zorba promette tutto questo e poi si reca al ristorante italiano per incontrare i suoi amici gatti, Colonnello e Segretario. Spiega loro della gabbiana e delle promesse. I tre amici decidono di andare da Diderot, un gatto intellettuale che possiede un'enciclopedia, per chiedergli come ripulire la gabbiana dalla macchia nera. Trovata la soluzione, cioè usare della benzina (che rubano a un distributore) si recano sul balcone di Zorba, ma trovano Kengah già morta e l'uovo che è riuscita a deporre. Zorba decide di mantenere la promessa e nonostante non sappia come si faccia decide di prendersi cura dell’uovo. Nasce una gabbianella battezzata Fortunata in quanto è la condizione Superando varie difficoltà, tra cui quella dei malvagi topi di fogna che vorrebbero divorare la gabbianella, Zorba riesce, con l'aiuto dei suoi compagni Diderot, Colonnello, Segretario e Sopravento, a fare crescere nella gabbianella il desiderio tanto sperato: volare. Per insegnarle a volare deve chiedere l'aiuto di un umano: un poeta, il padrone di Bubulina, una gatta bianca della quale tutti i gatti del porto sono innamorati. Il poeta spiega ai gatti come entrare nel campanile di San Michele, e come Fortunata possa imparare a volare: saltando dalla cima del campanile.

lunedì 13 marzo 2017

Stop al cyberbullismo 🚫📵


Dal libro "L'età dello Tsunami, come sopravvivere ad un figlio preadolescente"

Le persone inutili

Le persone inutili

Il Cyberbullismo per me non dovrebbe esistere, ed è un fenomeno da condannare che consiste nell’attaccare una persona, ferendone i sentimenti, ma rimanendo nascosto dietro uno schermo. Esattamente come il Bullismo che è un comportamento da vigliacchi, il Cyberbullismo è forse anche peggiore perché chi lo fa non ha il coraggio di guardare in faccia la persona alla quale si decide di fare del male. Il Cyberbullismo mi fa capire quanto le persone possano essere crudeli, pur nascondendosi dietro un computer. Di solito questo avviene tra i minorenni. Ad oggi il 34% del Cyberbullismo è online e in chat, si presenta in diverse forme attraverso la diffusione di foto private,  mail offensive, falsità, tutto questo può costituire un danno psicologico. Le vittime di questo tipo, spesso, rimangono intrappolate in situazioni che fanno paura e dalle quali non si sa bene come uscire, ciò è molto pericoloso perché se non si è in grado di comunicare immediatamente il  disagio si rischia di non saper reagire. Io credo che le persone autori di  Cyberbullismo siano dei vigliacchi, dei crudeli che pur avendo paura di se stessi e degli altri preferiscono nascondersi dietro uno schermo. Sono, secondo me  “PERSONE INUTILI” persone che non hanno il coraggio di vivere la realtà ed insicuri di se stessi.

venerdì 10 marzo 2017


Film

Buonasera...
Noi della classe 2.0 a inizio anno scolastico abbiamo deciso di fare un film, basato sull'amicizia e l'ambiente, i temi fondamentali del libro "Storia di  gabbianella e il gatto che le insegnò a volare". Ah, non mi sono ancora presentata: io sono Francesca e faccio parte della classe 2.0 e sono la regista del film. Per il nostro film abbiamo preso spunto dalla serie Victorious, che a noi piace tanto, ma lo abbiamo rimodernato un poco per renderlo adatto a noi e ai temi che dovevamo rispettare. Abbiamo scritto il copione, abbiamo imparato le parti, lo abbiamo girato e montato! Eh sí, è stata proprio una faticaccia, ma se si ha la voglia di fare si fa tutto! Questo è un piccolo assaggio del nostro film... Buona visione!

A proposito di bullismo....

A Marzo e per due settimane le scuole si occuperanno di bullismo e cyberbullismo, organizzazione di eventi, rappresentazioni teatrali, incontri con psicologi, discussione in classe.....bene, tutto bellissimo e tutto giusto.....ma, finche' gli adulti saranno i primi a comportarsi da bulli, sara' difficile estirpare il fenomeno...ammesso che di fenomeno si tratti...perche' il dubbio invece che sia proprio la natura umana ad essere "malata" mi viene ogni secondo....la scuola  ed il mondo dello sport sono  ambienti difficili...certo lo sono sempre stati, di bulli che hanno provato a farci sentire inadeguate ne abbiamo conosciuti ma spesso non li abbiamo riconosciuti, abbiamo minimizzato, abbiamo liquidato la faccenda....la scuola di paese e la scuola di citta'...i famosi figli bene sono anche peggiori perche' non hanno giustificazioni....e noi docenti non sempre siamo preparati di fronte a situazioni complesse...i tuoi alunni vorresti proteggerli da tutto e da tuttipiu' difficile perche' i tuoi figli vorresti proteggerli contro tutto e tutti  in ognuno di loro rivedi sofferenze e fragilita' ma purtroppo, spesso siamo proprio noi a scatenare rivalita' inutili...il fallimento della scuola...siamo una societa' in cui ci sono ragazzi che scelgono di chiudersi in casa dietro uno schermo.....perche' almeno quello da' protezione....ma...niente di nuovo sotto il sole Aristotele, Dante, Hobbes, Orwell, lo avevano previsto gia' molti secoli fa......e lo ha descritto bene questo fenomeno anche un'attrice dei nostri giorni, PAola Cortellesi che in un monologo si strasforma in un bambino di sei anni che raccontata la sua storia...... vi lasciamo qui il link......https://youtu.be/0bYskKMr6iEhttps://youtu.be/0bYskKMr6iE

8 marzo

Buona festa
Alcune il bullismo si nasconde anche in casa...
Alcune volte il bullismo si nasconde in casa........

Giorno 2
Buongiorno..... oggi parliamo di bullismo, un argomento che noi ragazzi conosciamo bene poichè lo abbiamo subito spesso,
Il bullismo   avviene, per esempio, durante la pausa di ricreazione,  sempre più spesso assistiamo, impotenti, ad episodi di in cui chi si sente più forte pensa di poter imporre la propria volontà. Ciò accade anche nello spazio virtuale dei social network usati per diffondere, tramite Internet o cellulare, messaggi, immagini o filmati privati.
I genitori, spesso,  e gli insegnanti non ne sanno nulla per molto tempo, non essendo a contatto con i social come noi giovani.
Si può definire cyberbullismo l'uso delle nuove tecnologie per intimorire, mettere in imbarazzo e prendere in giro. Le attività che i ragazzi svolgono online o attraverso i media tecnologici hanno  spesso conseguenze anche nella loro vita reale. Allo stesso modo, le vite online influenzano anche il modo di comportarsi dei ragazzi offline, e questo elemento ha diverse ricadute che devono essere prese in considerazione per comprendere a fondo il cyberbullismo.
Tutto questo può avvenire utilizzando diverse modalità offerte dai nuovi media. Alcuni di essi sono:
-Telefonate
-Messaggi (con o senza immagini)
-Chat
-Social network (per esempio, Facebook)
-Siti di domande e risposte
-Siti di giochi online
-Forum online
Queste aggressioni possono far seguito a episodi di bullismo (scolastico o più in generale nei luoghi di ritrovo dei ragazzi) o essere comportamenti solo online. Le conseguenze?....i ragazzi, vittime di questi comportamenti si isolano, preferiscono interrompere qualunque tipo di relazione o si suicidano.





mercoledì 8 marzo 2017



Finalmente la classe 2.0 della nostra scuola ha il suo blog, sarà il nostro spazio virtuale dove comunicare con il mondo del web, è un'occasione per dimostrare che la tecnologia non nasconde pericoli ma è solo una grande occasione per esplorare le infinite possibilità che la ricerca, la raccolta di informazioni, lo studium inteso nell'accezione latina di amore, impegno, diligenza, possono regalarci. Lo studio può avvenire in tanti modi, in maniera tradizionale, leggendo un libro, imparando regole, esercitandosi, la famosa frase dei nostri nonni scrivere e dar di conto può essere un valido modo per apprendere, ha sempre funzionato, ma noi vogliamo dimostrare che non si apprende solo in modo statico, vogliamo esplorare mille modi nuovi per dedicarci allo studium, vogliamo viaggiare con le parole, vogliamo volare, si' proprio volare con la fantasia, vogliamo cambiare, vogliamo balzare da un mondo ad un altro, vogliamo correre non solo per strada ma anche attraverso la nostra poliedrica, follemente multiforme...

Giorno 1

Giorno 1
Decidiamo tutti insieme di aprire un blog, del resto siamo la classe 2.0 e se non lo facciamo noi che studiamo attraverso la potenza della rete, chi mai potrebbe farlo? Ora stiamo parlando di bullismo e cyber-bullismo e mentre alcuni di noi sono concentrati nel cercare di capire come esprimere il proprio disaggio, qualcun altro ride, forse è il suo modo di fare e di esprimere un disaggio...
A proposito sono Daniel e faccio parte della 1B la classe 2.0 della nostra scuola