martedì 14 marzo 2017

La gabbianella, il gatto..........e il bullismo

Abbiamo concluso la lettura del testo scelto dal nostro istituto per affrontare varie tematiche come: l’amicizia, la solidarietà, l’inquinamento….leggendo…leggendo abbiamo trovato anche un collegamento con la tematica del bullismo poiché abbiamo riconsociuto nell’antagonista di Zorba, cioè i roditori, un comportamento prepotente e violento, tipico di chi vuole imporre la propria volontà su chi ritiene più debole, La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare. La storia si svolge nella città di Amburgo e inizia parlando di una gabbiana di nome Kengah, che con il suo stormo, durante il ritorno dalla migrazione, si dirige verso il golfo di Biscaglia, ed è pronta per deporre il suo primo uovo. Lo stormo si tuffa nel mare per mangiare delle aringhe, ma a un certo punto il capo-stormo impone un decollo di emergenza a causa di un pericolo. Kengah non recepisce l'ordine e si rituffa per prendere altri pesci, finendo per restare invischiata in una grossa macchia di petrolio, chiamata dai gabbiani “la peste nera". Kengah apre le ali per spiccare il volo ma la onda nera densa è più rapida e la sommerge completamente. La povera gabbiana, senza forze, riesce a raggiungere la città di Amburgo, precipita sul balcone di una casa, quella dove abita Zorba, un grosso gatto nero con una piccola macchia bianca sulla gola. Morente, la gabbiana usa le sue ultime energie per deporre l'uovo e chiede al gatto di farle tre importanti promesse: di non mangiare l'uovo; di averne cura finché non fosse nato il piccolo; di insegnare al piccolo a volare. Zorba promette tutto questo e poi si reca al ristorante italiano per incontrare i suoi amici gatti, Colonnello e Segretario. Spiega loro della gabbiana e delle promesse. I tre amici decidono di andare da Diderot, un gatto intellettuale che possiede un'enciclopedia, per chiedergli come ripulire la gabbiana dalla macchia nera. Trovata la soluzione, cioè usare della benzina (che rubano a un distributore) si recano sul balcone di Zorba, ma trovano Kengah già morta e l'uovo che è riuscita a deporre. Zorba decide di mantenere la promessa e nonostante non sappia come si faccia decide di prendersi cura dell’uovo. Nasce una gabbianella battezzata Fortunata in quanto è la condizione Superando varie difficoltà, tra cui quella dei malvagi topi di fogna che vorrebbero divorare la gabbianella, Zorba riesce, con l'aiuto dei suoi compagni Diderot, Colonnello, Segretario e Sopravento, a fare crescere nella gabbianella il desiderio tanto sperato: volare. Per insegnarle a volare deve chiedere l'aiuto di un umano: un poeta, il padrone di Bubulina, una gatta bianca della quale tutti i gatti del porto sono innamorati. Il poeta spiega ai gatti come entrare nel campanile di San Michele, e come Fortunata possa imparare a volare: saltando dalla cima del campanile.

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